SGRITTA Egidio
Di Bernardino. Sec. XIX. Organaro. Secondo qualcuno è bergamasco, altri lo ritengono di Iseo e si è avanzata anche l'ipotesi di Bornato. Su certe etichette c'è la firma E. Sgritta di Iseo. Carlo Traini ("Organari bergamaschi") scrive: "Per quante ricerche o indagini siano state fatte, non è stato possibile avere i dati anagrafici di Egidio Sgritta". Si formò, comunque, alla scuola organaria bergamasca dominata dai Serassi. Carlo Traini scrive di lui: "Uomo di cultura eccezionale, tanto da parlare correttamente il latino, teneva a Bergamo un magazzino di rifornimento delle truppe austriache, là dove, oggi, a fianco del Palazzo delle Poste, si apre la via Locatelli e, oltre alla fabbrica d'organi in via Masone, aveva una carrozzeria in Borgo Palazzo. Sua figlia passava come la donna più bella di Bergamo. La sua chioma era così abbondante che, sciogliendola, le scendeva quasi fino a terra. Sposata a un Ravelli, morì a 36 anni. Suo figlio, Alessandro Ravelli fu maestro di musica e compositore, dedicatosi poi al commercio". Fra i primi organi costruiti o rimodernati lo stesso Traini richiama i collaudi del M° Petrali a S. Gallo (1862), a Rovato (1867), a Zogno (1872), a Ponte S. Pietro (1872). Nel collaudo dell'organo di S. Gallo (Valle Brembana) il M° Petrali fa "speciale menzione della felice riuscita del nuovo congegno di speciale applicazione del Sig. Sgritta, mediante il quale, con semplice movimento di registrazione, si ottiene lo scambio dei registri soprani coi bassi e viceversa, meccanismo di recente invenzione, quanto ingegnoso altrettanto utile e di svariato effetto e che, se fu già usato dal Sig. Sgritta in poche altre sue opere, nell'organo di S. Gallo fu certamente migliorato e reso di più facile intelligenza e di più sicuro effetto". Nel collaudo di quello di Ponte S. Pietro, non può "tacere l'abbondanza e fermezza del vento, mediante un sistema pneumatico di speciale perfezionamento del sig. Sgritta". Sulla targhetta dell'organo di Magno di Bovegno si legge: "Fabbrica d'organi di chiesa dei fratelli Sgritta cessionari della ditta Giudici di Bergamo (e C.) Borgo Palazzo n. 60". Su altri strumenti, fra i quali quello di Iseo, compare la targa "Sgritta di Iseo". Si conoscono date di altri organi costruiti (o restaurati) nel Bresciano, fra le quali: 1869 Nigoline (parrocchiale); 1872 Ville di Marmentino (parrocchiale), Pezzaze; 1875 Bornato (parrocchiale, restauro); 1876 Brozzo; 1878 Sarezzo; 1880 Travagliato (parrocchiale, restauro); 1882 Marcheno (Santuario della Madonna, accordatura); 1883 Passirano (etichetta: E. Sgritta fabbr. Organi di Iseo); 1894 Timoline (restauro), Verziano. Costruì inoltre organi a Erbusco, Zone, Maclodio, Peschiera Maraglio. Nel 1875 restaurò in modo consistente l'organo della parrocchiale di Bornato (anche se la scritta esistente "Egidio Sgritta 1875" l'ha fatto ritenere opera sua), al quale apportò grosse modifiche nel 1885 e 1888. Il suo nome appariva anche sull'organo della parrocchiale di Rovato del quale non fu il costruttore, ma, come affermato nel volumetto "L'organo Fratelli Lupi e Antonio Cadei, ecc." (tip. Donati, Rovato, 1982), si occupò della manutenzione dal 1879 al 1887. Il 3 agosto 1903 la fabbriceria della parrocchiale di Bornato si rivolgeva "al Successore di Sgritta Egidio", Giacomo Antonietti di Iseo, per interventi di restauro all'organo.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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