Massimo Gasbarroni (Terracina, 13.VII.1934 – Sezze Romano, 13.I.2022).
Massimo Gasbarroni iniziò gli studi di chitarra con Gian Battista Noceti (Genova, 1874 – Roma, 1956), inventore della chitarra-arpa. Noceti lo presentò in alcuni concerti tenuti insieme a Roma. Successivamente Gasbarroni entrò nel Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma. Fu tra i primi a seguire il corso di chitarra al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, insieme ad Oscar Ghiglia, Giuliano Balestra, Gianluigi Gelmetti e Giovanna Marini, nel primo corso di chitarra istituito in un Conservatorio italiano nell’anno accademico 1954-1955. Le lezioni di Benedetto Di Ponio gli diedero quella conoscenza della letteratura e degli stili indispensabili per la sua formazione. Così come pure le lezioni di Andrès Segovia ed Alirio Diaz all'Accademia Chigiana di Siena, che fecero seguito agli studi in Conservatorio.
Il suo repertorio comprendeva soprattutto opere del XVII, XIX e XX secolo, con composizioni di Gaspar Sanz, Robert De Visée, Lodovico Roncalli, Johann Sebastian Bach, Jan Kaspar Mertz, Agustin Barrios Mangoré, Mario Castelnuovo-Tedesco e Isaac Albeniz, del quale ha trascritto 19 note composizioni. Gasbarroni era soprattutto conosciuto e apprezzato, dalla critica internazionale, soprattutto da quella brasiliana, per le sue autorevoli interpretazioni delle opere di Heitor Villa-Lobos per chitarra.
Gasbarroni ha suonato in numerosi paesi.
Europa: Italia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Turchia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Slovenia, Serbia, Croazia, Macedonia.
Ex paesi dell’Unione Sovietica: Russia, Bielorussia, Ucraina e Crimea, Siberia, Azerbaigian, Uzbekistan, Kirghizistan, Daghestan. Moldovia, Georgia, Armenia. Repubbliche Baltiche: Estonia Lituania, Lettonia.
America: Usa, Canada, Messico, Brasile, Cile, Perù, Bolivia, Venezuela, Guatemala.
Africa: Egitto, Algeria, Camerun, Costa d ‘Avorio, Nigeria, Sudan, Kenia.
Medio Oriente: Israele, Siria, Giordania, Libano, Quatar, Oman, Kuwait, Emirati Arabi Uniti.
Estremo Oriente: Cina, Tailandia, Malesia, Indonesia, Singapore, Vietnam, Corea, Bangladesh.
È soprattutto in Russia che Gasbarroni ha ricevuto i maggiori riconoscimenti, con una trionfale attività concertistica e didattica nelle filarmoniche dell’intera Unione sovietica, durata 39 anni. Il Gosconcert dell’URSS lo invitò a tenere una tournée nelle maggiori filarmoniche dell’Unione Sovietica che prevedeva due concerti nella più famosa sala dell’Unione Sovietica, la Sala Tchaikovsky di Mosca, alla presenza della televisione nazionale, inoltre concerti nella Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo e in altre importanti Filarmoniche dell’URSS. A questa tournée ne sarrebbero seguite altre undici, determinando una costante presenza di Gasbarroni in Unione Sovietica dal 1963 al 2001 con numerose apparizioni nelle filarmoniche più famose, sino a quelle di Almaty (Kazakhstan) e Tashkent (Uzbekistan).
Ha tenuto concerti e interviste per le televisioni di numerosi Paesi e ha inciso per la Iradisc di Tel-Aviv.
Gasbarroni ha insegnato chitarra classica in Italia per 40 anni, nel Conservatorio di Napoli e nei Conservatori di Cagliari e Latina. All’estero ha tenuto corsi e master class a Madrid (Conservatorio Reale), Cracovia (Accademia di Musica, corsi organizzati da Krzysztof Penderecki negli anni 1981-1983-1984); Mosca, Volgograd, Rostov; Pechino (Conservatorio Centrale); Libano (Université Maronite de Saint Exprit , American University); Brasile (Università di Rio; Conservatorio Marcelo Tupinambà di San Paolo; Nitteroi, Campinas, al MASP (Museo di S. Paolo); New York (Hunter College); Seoul (Nuovo Centro Culturale d’Arte); Germania (Corsi d’interpretazione a Tegern-See); Stoccolma (Accademia Reale).
È stato invitato a partecipare a festival internazionali di musica e a far parte di giurie in concorsi internazionali di chitarra come membro di giuria e come presidente (Concorso Internazionale Nicola Fago di Taranto).
Gasbarroni ha ricevuto vari premi alla carriera, tra cui una medaglia dalla Regione Lazio nel 2015 (per l’interessamento di Giuliano Balestra).
Insieme al pianista jazz Giorgio Gaslini nel 1983 ha rappresentato l’Italia nell’EEC Spring Festival, offerto dalla Comunità Economica Europea al Re di Giordania, in occasione dell’Inaugurazione del nuovo Centro Culturale Reale di Amman.

Biografia ricevuta da Massimo Gasbarroni, 2020.