DURANTE (Francesco), nato in Fratta vicino a Napoli nel 1693, fu allievo nel conservatorio di S. Onofrio sotto la direzione del celebre Alessandro Scarlatti. Venne in Roma spinto dalla fama di B. Pasquini e di Pittoni: faticò cinque anni sotto questi due gran maestri, ed apprese dal primo l'arte del canto e della melodia, e dall'altro tutte le risorse del contrappunto. Tornò, quindi in Napoli, e diessi alla composizione; ma travagliò quasi unicamente per la chiesa, e nulla scrisse mai pel teatro: nel catalogo delle sue opere non veggonsi in fatti che pochissime cantate e duetti da camera, ed un picciol numero di musica strumentale. Il genere di musica da chiesa e gli studj furono dunque gli oggetti, a' quali diessi principalmente. Per il genio e l'arte che vi diè a divedere, egli pervenne all'acquisto del più sublime grado di gloria, e ad essere riguardato come il più classico di tutti i moderni maestri. Durante è quegli che ha stabilita la recente tonalità; in questa parte egli è ciò che fu il Palestrina nel genere antico, se pure nol sorpassò. Niuno ha saputo meglio di lui l'arte di fissare il tono, di guidare la modulazione e di stabilire un'armonia ben conforme al senso della frase musicale. A tal riguardo merita egli di servir di modello a tutti i compositori per l'avvenire, ed egli è la più sicura guida che possa adottarsi. In quanto al genere di sua composizione, i motivi sono semplici, ed a primo colpo d'occhio sembrano anche mediocri; ma sono realmente così ben concepiti, e maneggiati con tant'arte e genio che sa trarne effetti prodigiosi. Egli sa applicarvi tutte le forme immaginabili, e non mai se non quelle che convengono, di modo che sa sempre interessar l'ascoltante, e gli lascia il desiderio d'intenderlo ancora; lo che tanto più è sorprendente che la sua maniera è severa e seria, ed in generale poco egli sacrifica alle grazie. Al merito di esser divenuto Capo-scuola e modello per le sue composizioni, unì Durante anche quello di essere stato un gran professore. Sino dal 1715, egli era maestro del conservatorio di S. Onofrio: era ancora alla testa di quello dei Poveri di G. C. quando il cardinale Spinelli, arcivescovo di Napoli, lo distrusse per farne un seminario. Dalla sua scuola sono sortiti i più illustri compositori delle generazioni posteriori. Tali furono Pergolese, Sacchini, Piccini, Terradeglias, Guglielmi, Traetta, Dol, Finaroli, Speranza, che tanto han reso celebre la scuola di Napoli nel 18º secolo. In una parola, tutta l'attuale scuola non è che un'emanazione di quella di Durante. Egli era un uomo flemmatico, sofferente, imperturbabile, e superiore a tutte le traversie: ebbe tre mogli, la prima delle quali fu una vera Santippe, che col suo imperioso carattere, co' suoi capricci, e soprattutto colle sue dissipazioni per giocare al lotto, tenne in continuo esercizio, e pose alle più ardue prove la di lui pazienza. Obbligavalo a faticare, sino a privarlo dell'ore necessarie per il sonno. In occasione di un giro, ch'ei fece per l'Italia, al suo ritorno trovò vendute tutte le sue carte, il di cui prezzo era stato erogato dalla moglie in soddisfare l'accennata sua passione: e però gli fu d'uopo ricominciar da capo a comporre la sua musica per le chiese. Quando finalmente ebbe la sorte, che il cielo il liberò da una sì tormentosa compagna, sposò la propria serva; e morta indi ancor questa, si maritò pure con un'altra donna di suo servizio. Per un atto singolare della sua filosofica imperturbabilità si è rimarcato, che in occasione di aver perduta la seconda, cui teneramente amava, non solo dispose egli senza la menoma agitazione tutto quel che occorreva pe' di lei funerali; ma dippiù nelle preci, che fece cantare in casa, presente il cadavere della medesima, assistette egli stesso di presenza e regolò colla battuta i cantanti. Quest'uomo invidiabile ugualmente pel suo carattere, che per la sua abilità cessò di vivere in Napoli nel 1756, in età di sessant'anni in circa. Le di lui composizioni dovrebbero essere in tutte le scuole ed i conservatorj di musica, come son divenuti classici i suoi Partimenti in tutta l'Europa. Il dotto Carpani saggiamente riflette sul motivo perchè le opere del Carissimi, del Pergolesi, del Durante, per quanto ancora si vantino per tradizione, hanno molto scapitato nelle nostre orecchie? “Ancora le giudichiamo venerabili, egli dice, ma quasi ognuno preferisce d'udire un rondò d'Andreozzi, un quartetto di Tarchis, una scena di Mayer, ed anche di men pregiati scrittori, anzichè alcuna di quelle composizioni che si credevano il non plus ultra della musica da' nostri antenati. Donde ciò, se non dal non esservi un vero bello riconosciuto, e canonizzato per tale nella musica?” (Lett. XI.)

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814


DURANTE FRANCESCO. Nacque in Frattamaggiore Diocesi di Aversa da Gaetano, e da Orsola Capasso a' 15 marzo 1684. I suoi genitori furono di onesta, ma umile condizione, e da ciò dovè addivenire che fosse ricevuto nel Conservatorio detto de' poveri di G. C. sito nel largo della Chiesa de' PP. dell'Oratorio; ove fino all'anno 1710 fu maestro di contrappunto e della scuola di canto il celebre Gaetano Greco, sotto il qual maestro Carlo Cotumacci, e Durante in tale Conservatorio divennero due bravi sonatori di cembalo, ed ottimi organisti. Dismesso il Conservatorio de' poveri di G. C. e formatosi in quel loco un nuovo Seminario di chierici diocesani, tutti gli alunni si dispersero per gli altri Conservatorii; e Durante, che già era ben istruito a sonar l'organo ed a comporre, fu mandato insieme con Cotumacci in S. Onofrio, ove trovarono Scarlatti, sotto gl'insegnamenti del quale molto si perfezionarono. Nel 1719 compose Durante un oratorio sacro a più voci intitolato la cerva assetata o sia l'anima nelle fiamme desiderosa della gloria cantata nella casa de' PP. delle scuole pie alla Duchesca. Egli seguì le vestigia del suo maestro Scarlatti, ma con uno stile più arido, sempre osservando le strette regole del contrappunto, in guisa che le sue Musiche essendo sempre di una tinta divenivano nojose per quelli specialmente ch'erano avvezzi alle Musiche di teatro. Mal si appongono i signori Charon e Fayelle nel loro dizionario degli scrittori di Musica, ed il siciliano Giuseppe Bertini nell'altro dizionario storico-critico degli scrittori di Musica (tom. IV. Palermo 1815) sostenendo che Durante si fosse portato in Roma, e che ivi per anni cinque avesse studiato la Musica sotto la direzione di Pasquini e Pittoni, e che questo secondo l'avesse fatto migliore nel canto. Durante visse sempre in uno stato meschino da non poter intraprendere tal viaggio e dimorare in Roma. Nè ci dicono in che anno ciò fosse accaduto. Ma qual bisogno potea aver mai di tali maestri romani, quando era stato ben istruito da Scarlatti, e dal Greco? E poi quando mai Durante passò per cantante, come per esempio il Porpora? Egli volle far pruova di ridurre 12 cantate del suo maestro Scarlatti a duetti di canto ed alto, ed assai bene vi riuscì; lo che dimostra che senza bisogno de romani precettori era egli a portata di scriver bene la Musica. Nel gennajo dell'anno 1742 Durante per la partenza di Porpora fu destinato maestro del Conservatorio di Loreto col soldo di ducati dieci al mese. In questo suo nuovo incarico tutto si addisse alla disciplina de' suoi nuovi allievi, che ritrovò più numerosi e proclivi ad apprendere, avendo tutti fatto ottima riuscita, come si anderà dicendo. Ebbe il Durante tre mogli: non giunse mai ad ingentilirsi perfettamente, serbando sempre nel conversare modi alquanto ruvidi, e sforzandosi talvolta di nascondere tal difetto con comparir lepido. Non volle scriver giammai per teatri: vestì sempre con molta semplicità, e senz'alcuna lindura. Invitato talvolta a qualche accademia di Musica per fare qualche sua sonata di cembalo, ch'eran capricci sempre a quattro parti, non ricusava di farlo. A principio piaceva, ma indi per bene eseguire si arrossiva sudando, nè le sue sonate duravan meno di tre quarti d'ora, cercando dopo un bicchier di vino. Fra lui ed il Leo, ambi alunni dello Scarlatti, nacque una scissura su gli accompagnamenti della quarta del tono, e se la quarta fosse consonanza o dissonanza; scissura che si continuò fra gli alunni di questi due così eccellenti maestri. Colpì al segno per le Musiche di Chiesa che debbon essere gravi e serie ed ispiranti divozione e raccoglimento, non trovandosi in esse una nota che abbia del teatrale. Le sue due Messe per li defunti una a quattro, e l'altra ad otto voci sono scritte perfettamente, ed ispirano una divota tristezza. Ne' salmi e negl'inni vi si trova l'allegro unito al grande, ed al nobile. Le sue fughe cominciano con un sentimento facile ed aperto, che talvolta sembra un canto inetto; ma inoltrandosi nel forte cioè ne rivolti, nelle strette, e particolarmente se abbia introdotto la fuga a due soggetti, si rimane allora incantato, e non se ne vorrebbe la fine. Questo egregio uomo cessò di vivere a 13 agosto 1755. Molto tenero per lo paese ove avea sortito il natale volle lasciare in Frattamaggiore un monumento della sua pielà, avendo fatto costruire nella Chiesa di S. Antonio una cappella in onore dell'Arcangelo S. Michele con una divota statua del detto Santo sita in una nicchia posta su di un altare di marmo, sotto del quale vi fece incidere le seguenti parole - FRANCISCUS DURANTE CAPPELLAE MAGISTER MUSICAE FECIT - senza che vi sia apposto l'anno, in cui fu fatta. Le produzioni musicali del Durante sono le seguenti: una Messa in pastorale -- un'altra di Gloria -- una simile a 5 voci -- un Dixit -- un'altra Messa -- una cantata a voce sola di contralto -- dieci duetti -- un Magnificat a 4 voci -- due simili a 5 voci -- un Te Deum -- un mottetto -- un Credo - una Litania -- due simili -- i salmi Laetatus sum a 4 voci con violini, Protexisti me Deus a 5 voci sul canto fermo, Laudate pueri Dominum a 4 voci con stromenti -- solfeggi a 2 voci soprano e basso -- altri per 2 bassi -- altri per solo basso -- quartetti per 2 violini, viola e basso -- sonate per cembalo -- simili per organo -- partimenti da potersi diminuire a più maniere -- regole per ben sonare il cembalo -- maniera di ben sonare il cembalo, ritrovata da Francesco Durante -- studio di partimenti -- duetti per soprano ed alto -- solfeggi a 2 bassi -- Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei a 4 senza basso alla palestrina -- Salve Regina a due bassi senza accompagnamento -- Litanie -- divertimenti, o siano sonate per cembalo, stampati -- concorso fatto per la R. Cappella di Napoli a 21 aprile 1745 -- le 5 voci sul canto fermo -- Messa per li defunti a 4 con stromenti -- altra Messa simile a 8 con stromenti -- Miserere a 5 voci con organo per la Chiesa di S. Nicola di Bari tutto intero -- due Misericordias Domini a 2 cori senza stromenti, diversi fra di loro -- Magnificat a 4 con violini -- il salmo Nisi Dominus con violini -- dodici duetti a c. ed alto composti su di alcune cantate di Scarlatti.

Carlantonio de Rosa marchese di Villarosa
Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli
Napoli, dalla Stamperia reale, 1840