Francesco Maria Veracini

VERACINI (Francesco M.), fiorentino, uno de' più gran virtuosi sul violino, la di cui maniera ardita e nuova diè occasione, e stimolo al cel. Tartini di formar la sua novella scuola come si è detto nel suo articolo. Nel 1720 Veracini fu chiamato a Dresda in qualità di compositore per la cappella del re di Polonia. Mattheson rapporta, ch'egli perdè colà prestamente l'uso della ragione, sì per la lettura de' libri di alchimia, per cui andava perduto, come per uno studio avanzato di troppo della musica. In un accesso di manía egli precipitossi, li dì 13 Agosto del 1722, dalla fenestra della sua camera, ed ebbe la fortuna di non farsi altro male che rompersi una gamba. Dacchè fu guarito sì della follia, che della frattura lasciò Dresda, e venne a stabilirsi a Londra, ove probabilmente finì i suoi giorni. Walther cita di lui dodici a solo per violino impressi a Dresda nel 1721. Cramer lo accusa di aver mostrato dell'orgoglio, e del dispregio pei virtuosi del paese in Dresda.
Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814