Presentazione del volume
Orlando Iori (1915-2007) è stato il più grande esperto e riparatore di strumenti a fiato italiano del Novecento.
Inventore, teorico, organologo, sperimentatore, liutaio, Iori è stato un punto di riferimento per intere generazioni musicisti: “collega” di Balboni, Bigotti, Bongera, Breziger, Bruscalupi, Capicchioni, Carmignani, Danesin, Ferraresi, Gatti, Gazzelloni, Gordigiani, Graverini, Gualdi, Gulli, Incagnoli, Iotti, Klemm, Muccetti, Ovcinnicoff, Rampal, Rispoli, Selmi, Sisillo, Staiano, Tassinari, Tirelli, Urciuolo, Veggia; “fratello maggiore” di Ancillotti, Blasco, Cambur¬sano, Capicchioni, Costantini, Curi, Danesin, Deflorian, Del Bono, Dell’Oca, Esposito, Fabbriciani, Galway, Loppi, Lo Savio, Mencarelli, Palmisano, Persichilli, Pittau, Plotino, Possidoni, Postinghel, Puerini, Santi, Semolini, Tirincanti, Vernizzi, Zagnoni; “padre” di Berni, Caroli, Corti, Dini Ciacci, Franca, Gallotta, Griminelli, Mercelli, Morini, Paradiso, Pollastri, Tirincanti, Vignali, Zoboli.
Il lavoro biografico realizzato da Francesco Carreras e Claudio Paradiso è stato pubblicato nel 2010 dal Museo Civico d’Arte di Modena come catalogo della mostra organizzata a Modena dal 23 maggio al 26 settembre 2010.
Il vecchio laboratorio di Piazzetta Pomposa a Modena, in cui Iori per oltre cinquant’anni ha modificato e riparato flauti, oboi, clarinetti, fagotti e sassofoni non esiste più, ma gli oggetti più significativi e le attrezzature in esso contenuti sono stati salvati e sono ora visitabili nel Museo modenese.