Presentazione del volume
In 120 pagine è ricostruita la storia di Fernando Gambacurta, clarinettista che da Terracina giunse alle maggiori compagini nazionali. Fu uno dei «Ragazzi del ’99» e inviato al fronte nella Prima guerra mondiale (dove essendo finito in banda «la musica gli salvò la vita»), fu l’ultimo allievo di Aurelio Magnani uno dei più grandi solisti italiani del secondo Ottocento, divenne primo clarinetto della Reale Banda dei Carabinieri, primo clarinetto dell’orchestra dell’URI poi EIAR (l’odierna RAI), primo clarinetto dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia nel periodo d’oro dell’Augusteo, professore al Collegio del Foro Italico e del Conservatorio di Santa Cecilia.
A partire dalla sua prima docenza nel Conservatorio di Palermo fino al pensionamento diede continuità alla scuola di Magnani creando un’intera generazione di musicisti a loro volta prime parti in innumerevoli orchestre italiane ed estere.
Suonò il Concerto commissionato ad Aaron Copland da Benny Goodman eseguendolo con Leonard Bernstein direttore, così da spingere lo stesso Goodman a venire a Roma per fare la sua conoscenza.
Il volume frutto di questa ricerca biografica e fotografica in archivi pubblici (Archivio storico dell’Arma dei Carabinieri, archivio storico di Santa Cecilia, Archivio di Stato centrale di Roma, archivio Alberto De Angelis, archivi del DMI - Dizionario della Musica in Italia) e privati (famiglie, musicisti) costituisce anche e soprattutto uno spaccato della musica e della vita musicale italiana tra le due grandi guerre del Novecento visto attraverso gli occhi e l’attività di uno dei suoi maggiori strumentisti.
È stato incluso nelle «opere di interesse culturale» per il 2022 dal MiC - Ministero della Cultura.
Concludono la biografia cinque interviste ad altrettanti suoi allievi e amici (Contrevi, Di Girolamo, Ferranti, Mariozzi, Mazzocchitti), ricche di notizie, ricordi, aneddoti.